di Andrea Del Favero
Un concept album per raccontare la vicenda biografica di Nick Drake, vista attraverso lo sguardo della madre Molly. Su questi sentieri si snoda A soul with no footprint, secondo album della cantautrice Miriam Foresti pubblicato per Isola Tobia Label.
Sono nove i brani che compongono questa suite musicale che narra le tormentate vicende della breve vita del cantautore inglese.
Sette sono quelli ripresi dall’incantevole canzoniere di Drake, quest’anima che non lasciava impronte, oltre a uno strumentale e alla canzone I know a place, scritta da Miriam.
La melodia di Black Eyed Dog è invece accennata alla fine di ogni brano, come una voce lontana che diventa sempre più forte a simboleggiare la morte che lentamente si avvicina, fino ad arrivare alla terminale Voices. Su tutto aleggia quest’impotenza di una madre, nel non saper come aiutare, e salvare, un figlio, rappresentata molto bene in Poor Mum. Importante il contributo di alcuni significativi musicisti della scena jazzistica del Friuli Venezia Giulia che negli ultimi anni si sono fatti valere, come Alan Malusà Magno alla chitarra, Gianpaolo Rinaldi al pianoforte, Alessandro Turchet al contrabbasso ed Emanuel Donadelli alla batteria. Un’immersione totalizzante, con alcuni straniiamenti, nell’universo sonoro e umano di Drake, un ragazzo cdi genio he ha pagato troppa cara la sua sensibilità e la sua incapacità di uscire dai cupi sconforti dall’animo, appunto quell’anima che non lasciava tracce di sé, come lui temeva. In realtà la storia sarebbe stata diversa, con un pugno di canzoni consegnata all’eternità e dischi come questo che ne rinforzano la leggenda.
La prima volta che ho ascoltato Nick Drake è stato per puro caso. – afferma Miriam Foresti – Mi è capitato tra le mani un cd che non riportava alcuna scritta, non conoscevo i titoli dei brani né tantomeno interpreti e autori, ma ascoltavo a ripetizione la traccia numero 9. Ero stregata da quella voce tanto flebile quanto magnetica: era Nick Drake che cantava la sua Saturday Sun, ultima traccia del suo primo album Five Leaves Left. Negli anni a seguire ho consumato i suoi dischi, immaginando che un giorno avrei in qualche modo reso omaggio a questo artista così profondo e sincero che arriva dritto al cuore in un modo che ancora oggi non riesco a spiegare. Quando poi ho scoperto che sua madre, Molly Drake, fosse a sua volta autrice di meravigliose canzoni in cui traspare tutto il dramma di non poter salvare il figlio dal suo destino, ho sentito di dover raccontare la loro storia. Di qui l’idea di una suite composta principalmente da brani di Drake eseguiti in un ordine tale che mi permettesse di portare avanti la narrazione. A soul with no footprint è un racconto tutto d’un fiato… un’occasione per fermare il tempo e mettersi in ascolto, per dialogare con quella parte di noi che tendiamo a nascondere, il nostro lato oscuro, per lasciarsi cullare dalla bellezza e abbandonarsi alle emozioni.
Un disco da ascoltare, anche se aveste un’idea diversa sul’interpretazione di Nick Drake. Cercatelo e acquistatelo.
Artista | MIRIAM FORESTI |
Titolo | A SOUL WITH NO FOOTPRINT |
Label | (p) 2020 Carlo Giovanni Mercadante Editore (c) 2020 Isola Tobia Label |
Supporto | CD |
Anno | 2020 |
Sito | www.isolatobialabel.com |
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