di Andrea Del Favero

Su che camiñu ma nu ögiu cacciò via i mé ràixe, passu dópu passu me véstu e vaggu à piggiò quéllu che me spette
Sto camminando ma non voglio buttar via le mie radici, passo dopo passo mi vesto e vado a prendere ciò che mi spetta.
Si chiama Raixe questo lavoro di Matteo Leone, registrato, mixato e prodotto egregiamente da Michele Palmas per S’ardmusic e distribuito da Egea Music ed è il secondo disco del musicista tabarchino, che ricordiamo vincitore del Premio Andrea Parodi nel 2021 e protagonista, tra gli altri, in splendidi concerti al 42° Jazz in Sardegna-European Jazz Expo al Teatro Massimo di Cagliari e in apertura del concerto di Judy Collins a Folkest a Spilimbergo in Friuli.
Leone si è guadagnato stima e galloni nel campo del blues come batterista, passando poi agli strumenti a corde e appassionandosi definitivamente ai suoni del Mediterraneo, indifferentemente dalla sponda di provenienza. La sua lingua madre, il tabarchino appunto, è lingua antica e riconosciuta del Mediterraneo, frutto della tra popoli e culture, delle migrazioni, meticcia nel suo stesso dna, nel presente di una memoria che spesso è più leggenda che storia.

E sulle storie della memoria è costruito l’intero disco di Matteo Leone, tra la Sardegna e il Sahara, lungo rotte di navigazione sottocosta, attento ai sapori, agli umori, ai piaceri e ai dolori del vivere quotidiano. E ai profumi intensi che s’insinuano nei nostri sensi.
Sono dodici i brani che compongono questo disco, magistralmente condotti dall’autore alla voce, alla mandola e alla chitarra, con Matteo Dessì alle chitarre elettriche, Stefano Vacca alla batteria, Fabrizio Lai al bouzouki, alla chitarra acustica e alle percussioni e Matteo Muntoni al basso e al contrabbasso, ovvero la macchina da guerra che lo affianca e interagisce da anni nei suoi concerti. A questi si sono aggiunti alcuni ospiti come il compositore e performer Arrogalla, su Raixe, Forelock, che poi sarebbe Alfredo Puglia, una tra le voci più interessanti della scena reggae attuale su A Zabètta, e Pierpaolo Vacca, come sempre molto incisivo con il suo organetto, su Tra Tera e mò). E ancora Anna Cardia alla voce; Francesco Bachis, Marco Argiolas e Matteo Floris ai fiati; Vincenzo Mazza alle percussioni; Claudio Corona all’organo Hammond; Davide Campisi e Mimì Sterrantino alle voci e percussioni; Brahim Kahmlichi alla voce; Ivana Busu alla fisarmonica; la banda musicale di Calasetta e il Coro Serenate Calasettane.
Un bellissimo disco per un interprete (e un gruppo di lavoro) da seguire nel futuro perché siamo sicuri che ci regalerà altre gemme come questo superbo Raixe.
| Artista | MATTEO LEONE QUINTET |
| Titolo | Raixe |
| Label | S’ardmusic – distrubuzione Egea Music |
| Supporto | CD |
| Anno | 2023 |
| Sito | www.facebook.com/matteo.le1/ |
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