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Alle Radici della Musica Afroamericana – 7 (nuova serie) – a cura di Fabrizio Poggi

1 Giugno 2011 di Redazione-FB Lascia un commento

ERIC BIBB with Staffan Astner
TROUBADOR LIVE

Dixiefrog Records DFGCD 8705, 2011
(Distribuzione internazionale Telarc / Universal)

Quasi il seguito dello splendido e acclamato “Live at Fip”, “Troubador Live” è un’altra perfetta ed emozionante testimonianza dell’incessante attività concertistica del grande bluesman newyorkese. Inciso dal vivo in uno storico locale di culto (il “Katalin and All That Jazz” di Uppsala a un’ora circa da Stoccolma, Svezia) il cd si avvale dell’eccellente collaborazione di un grande chitarrista svedese, Staffan Astner, un musicista che ha suonato anche con Ray Charles e che da tempo collabora con Bibb. Ad aiutarlo in questa nuova impresa anche uno straordinario gruppo gospel, i Psalm4, formati da Glen Scott (anche produttore e pianista di talento), Paris Renita e Andrè De Lange. Anche stavolta Eric non delude, regalandoci perle di assoluta bellezza: le già conosciute “The cape” dal songbook di Guy Clarke, “New home”, “Troubador”, “Walkin’ blues again”, “Tell Riley”, “Connected” (con un piano da favola) e “For you”, tutte impreziosite dagli efficaci interventi di Astner. Ci sono anche alcune gemme ritrovate come “Shavin’ talk” (era su “Roadworks”), “New world comin’ through” (da “Good Stuff”) e “Thanks for the Joy” (portata al successo dall’amica Ruthie Foster). Conclude l’album in edizione europea un brano tratto da “Live at Fip” il bel disco citato in apertura. Si tratta di una lunga cavalcata sonora che inizia con “People get ready” per continuare sulle trascinanti note di “Get on board”, splendido brano anch’esso uscito dalla scintillante penna di Eric.
Un cd imperdibile per tutti i fans di Eric e per tutti quelli che amano la buona musica. Quella che graffia l’anima.
Nei migliori negozi oppure su www.dixiefrog.com

 

TRACY NELSON
VICTIM OF THE BLUES
Delta Groove DGPCD143, 2011

Tracy Nelson è stata sicuramente una delle più importanti voci della sua generazione e negli States è un’artista davvero di culto, stimata e rispettata. Nel corso della sua cinquantennale carriera iniziata a San Francisco negli anni sessanta Tracy è riuscita a raggiungere le più alte vette delle classifiche statunitensi sia nel country che nel blues. Con il suo gruppo Mother Earth ha condiviso il palco con Janis Joplin, Jimi Hendrix e Eric Burdon. Il suo celebre brano “Down so low” è stato interpretato da Etta James, Linda Ronstadt, Maria Muldaur e Cindy Lauper.  Ha cantato, sovente in duetto, con tanti grandi come Muddy Waters, Willie Nelson, Irma Thomas e Marcia Ball. “Victim of blues” è il suo ventiseiesimo album, un ottimo cd che segna il suo ritorno alla musica con cui è cresciuta nella natia Chicago. Il disco esce a poco meno  di un anno da un evento che ha in qualche modo segnato la sua vita: un incendio che ha distrutto quasi completamente la fattoria in cui abitava. Una casa che aveva più di cent’anni. Poche le cose che i pompieri sono riusciti a salvare. Tra queste il suo vecchio piano (raffigurato in copertina) e i nastri che contenevano le registrazioni presenti in questo cd. E per fortuna, diremmo noi, perché sarebbe stato davvero un peccato se queste splendide canzoni fossero andate perdute per sempre. In “Victim of the blues” la Nelson ha raccolto le canzoni che avrebbe sempre voluto cantare ma che per qualche ragione non è mai riuscita ad incidere. Brani  tratti dai songbook  di Howlin’ Wolf, Muddy Waters, Jimmy Reed, Willie Dixon, Lightnin’ Hopkins, Ma Raney, Joe Tex  e Percy Mayfield. Ad accompagnarla una band strepitosa in cui spicca la chitarra di Mike Henderson. Di gran pregio gli ospiti: la già citata Marcia Ball, Angela Strehli e John Coiwan. C’è tutta l’anima di Tracy Nelson in questo disco, un anima che conosce il blues e sa come arrivare ai nostri cuori.
Nei migliori negozi oppure su www.deltagroovemusic.com
Per saperne di più: www.tracynelson.com

 

PURA FE’ TRIO
LIVE! A BLUES NIGHT IN NORTH CAROLINA
Dixiefrog Records DFGCD 8699, 2011

Cantante, musicista, compositrice, poetessa, attrice, attivista per i diritti civili, danzatrice e madre affettuosa Pura Fe’, con questo cd registrato dal vivo nella terra dei suoi avi, giunge al suo quinto disco solista. Pura è nata a New York ma nel suo sangue scorre davvero la storia d’America. Sua madre infatti aveva origini africane, scozzesi, irlandesi, e indiane della tribù Tuscarora, una popolazione originaria del Nord Carolina. Suo padre invece aveva radici  portoricane, francesi e indiane. In Italia e nel resto del mondo Pura Fe’ è diventata celebre con il Red Road Ensemble di Robbie Robertson, per cui scrisse e interpretò l’ormai famosa “Mahk Jchi”, inserita ovviamente anche in questo compendio live. Da quel progetto in poi quella di Pura è stata una strada costantemente in discesa che l’ha portata a una carriera piena di soddisfazioni. Il suo nuovo lavoro è un disco live poetico e suggestivo: un vero e proprio melange sonoro in cui si fondono, come per magia, la cultura delle popolazioni native d’oltreoceano e quelle degli africani portati in catene nel Nuovo Continente. In questo splendido album il canto dei suoi antenati indiani si mescola con il blues cantato nelle piantagioni del sud. La voce di Pura Fe’ è come sempre degna della migliore Aretha Franklin e insieme alla sua chitarra slide traccia un sentiero che conduce diritto in fondo all’anima. Nel disco suonato in trio con due eccellenti musicisti Cary Morin alla chitarra e Pete Knudson alle percussioni, trovano spazio le differenti sonorità che da sempre contraddistinguono Pura Fe’. Si va dal blues acustico con inflessioni soul e gospel a brani di Joni Mitchell (da sempre fonte di ispirazione per Pura Fè), al delta sound di Skip James ai canti tradizionali degli Indiani d’America. Il tutto suonato e cantato con infinita dolcezza e grande energia. Da segnalare alcuni ospiti di riguardo: Justin Robinson dei Carolina Chocolate Drops e il gruppo vocale dei Deer Clan Singers.
Un bel disco doppio con più di due ore di musica, in cui ognuno di noi può trovare parecchie canzoni di proprio gradimento.
I dischi della Dixie Frog si possono trovare, come sempre, nei migliori negozi oppure per coloro che acquistano on line su www.dixiefrog.com

 

ARTISTI VARI
MUSIC MAKER REVUE LIVE! IN EUROPE
Dixiefrog Records DFGCD 8701, 2011

La Music Maker Relief Foundation è una lodevole associazione no-profit fondata in Nord Carolina nel 1994 da Tim e Denise Duffy. Il progetto si propone di aiutare i musicisti in difficoltà provvedendo al loro sostentamento e assicurando cibo, cure sanitarie, strumenti musicali e luoghi in cui esibirsi. Tra i più convinti sostenitori dell’associazione ci sono Taj Mahal, B. B. King, Bonnie Raitt, Levon Helm, Jackson Browne, Dickey Betts, Derek Trucks, Susan Tedeschi, Pura Fè (da sempre vicina alla fondazione e presente con due brani in questo disco), Kenny Wayne Shepherd, i Carolina Chocolate Drops e persino Pete Townshend degli Who e Eric Clapton. Nel frattempo la Music Maker Relief Foundation si è ingrandita fondando un’etichetta discografica e un’agenzia che è riuscita a far suonare i propri artisti ovunque nel mondo. Questo disco è la testimonianza di come il sogno dei coniugi Duffy sia diventato realtà. Nel cd sono registrati alcuni artisti da loro “protetti” mentre si esibiscono sui palchi d’Europa e più precisamente davanti a un pubblico caldo e entusiasta che li ha frequentemente applauditi durante un tour che ha toccato Francia e Belgio. L’aggettivo che mi è subito venuto in mente ascoltando questo album è “autentico”. Nessun altra parola credo possa descrivere al meglio ciò che è contenuto in questo cd: ovvero l’essenza più pura e genuina del blues. Il blues non è una musica perfetta. Non lo è mai stata. E’ sempre stata invece una musica ruspante e diretta senza quei suoni laccati e patinati che a volte ci capita di sentire nel  blues contemporaneo. In questo disco c’è la musica che si può ascoltare ancora oggi nei juke joint sperduti nelle campagne del sud degli States o sotto la veranda di una baracca di legno nel profondo Mississippi. Niente di più e niente di meno. E poco importa che i nomi di questi musicisti non siano celebri e le loro voci non sempre impeccabili. Il blues non è questo. Il blues è anima. Lo dico sempre e lo ripeto anche stavolta. Nel blues come e più che in altre musiche se qualcuno ti indica la luna non guardare il suo dito. Guarda la luna. La luna che splende ancora sui campi di cotone del sud quando qualcuno comincia a suonare un blues.
Per saperne di più sull’associazione visitate www.musicmaker.org
Il discolo potete trovare nei migliori oppure per coloro che acquistano  on line su   www.dixiefrog.com

 

MATT WALSH & CHRISTIAN BLEIMING
MC SHUFFLE
Acoustic Music Records 319.1470.2, 2011

Sebbene si conoscano da più di vent’anni e abbiamo spesso condiviso lo stesso palco, questo è il loro primo disco insieme. In “MC Shuffle” Christian Bleiming stimato pianista tedesco di blues e boogie woogie e Matt Walsh cantante e armonicista irlandese da anni residente in Germania, ci mostrano come i loro stili musicali si accordino perfettamente in queste session di blues in cui a suonare sono solo i loro due strumenti e le loro voci. Un blues classico il loro, quasi “cameristico”, suonato con perizia e con un occhio sempre attento alla tradizione. Matt Walsh è un cantante e armonicista che ha molti anni d’esperienza alle spalle, un’attitudine a ricercare sempre un sound personale, numerosi concerti al suo attivo, e diversi riconoscimenti ottenuti nella sua terra d’adozione. Anche Bleiming ha una notevole carriera dietro di sé sia come solista sia come accompagnatore nei loro tour in Germania di Chuck Berry, Louisiana Red, Big Jay McNeely e molti altri.
Per maggiori informazioni: www.acoustic-music.de
o scrivete a: media@acoustic-music-de

Ecco un assaggio di ciò che troverete sul cd:

ELVIN BISHOP’S
RAISIN HELL REVUE
LIVE ON THE LEGENDARY RHYTHM & BLUES CRUISE
Delta Groove Music DGPCD144, 2011

Sulla nave da crociera che porta a spasso gli appassionati di blues di tutto il mondo ci si diverte. Si diverte il pubblico e si divertono i musicisti. E poi siccome sulla Blues Cruise suonano i migliori bluesmen in circolazione anche le jam session più o meno informali finiscono per essere momenti di grandissima musica. Fare un viaggio con la Blues Cruise non è propriamente economico. Ciò nonostante occorre prenotare mesi prima e non è sempre assicurato che si riesca  a trovare posto. Il perché è molto semplice ed è forse racchiuso in questo efficacissimo cd. Elvin Bishop non è certo un nome che ha bisogno di presentazioni per i lettori di queste righe. Allievo di Little Smokey Smothers e membro fondatore della mitica Butterfield Blues Band Bishop ha fatto davvero la storia del Blues. Personaggio davvero eclettico è arrivato persino alle vette delle classiche americane con la sua “Fooled around and fell in love”. Veterano della Blues Cruise qui è alla testa di un manipolo di musicisti che si trovano a tarda notte nella ballroom della nave solo per il gusto di suonare la loro musica preferita. La line up di questa session è semplicemente fantastica:  oltre allo stesso Bishop voce e chitarra ci sono John Németh voce e armonica, Finis Tasby voce, Terry Hank voce e sax, Kid Andersen chitarra, Ed Earley trombone, Steve Willis piano e fisarmonica, Bob Welsh chitarra, Bobby Cochran  batteria, Ruth Davies basso e Lisa Lou Andersen voce. Che dire di più di questo disco se non che ce n’è per tutti i gusti: si va dal blues tinto di zydeco al West Coast e al Chicago blues, dal rock blues sudista a ballad di impronta soul, dalla rumba blues ai ritmi di New Orleans arrivando persino al gospel psichedelico. Tra brani originali e ottime interpretazioni di grandi classici (con un commovente tributo ad Albert Collins) il cd scorre tutto d’un fiato. Perizia e divertimento traspaiono chiaramente sin dal primo ascolto. Un solo rimpianto: perché non eravamo tutti là?
Per saperne di più:
www.elvinbishopmusic.com
www.deltagroovemusic.com

Archiviato in:Blues Borders

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Fondato nel 1980 da Paolo Nuti e pubblicato regolarmente a partire dal 1980 (anche se il suo primo numero reca la data novembre 1979) Folk Bulletin è la più consolidata fra le testate italiane che si occupano di folk, di spettacolo popolare e di culture tradizionali, e una delle più storiche del mondo. Muove i suoi primi passi per iniziativa di Gian Paolo Nuti come circolare interna di un gruppo di appassionati riuniti in associazione, il Folk Studio Group di Saronno, svolgendo questa preziosa funzione per alcuni anni. È comunque negli anni Novanta, dopo la fusione con lo STRAbollettino, altra testata mensile attiva dal 1984, che Folk Bulletin si afferma definitivamente su scala nazionale e internazionale come il mensile del folk in Italia. Per saperne di più…

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