• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
  • Contattaci
  • Eventi
    • Segnala eventi

Folk Bulletin

Il portale del folk in Italia

  • homepage
  • News
  • Argomenti
    • Acido folklorico
    • Blues Borders
    • Interviste
    • Premio Folkest
    • Strumenti
  • Recensioni
    • CD
    • DVD
    • Concerti
    • Libri e Riviste
  • La voce del Folk

The Folk Goes On

8 Giugno 2011 di Redazione-FB Lascia un commento

Sono soddisfatto. Da seminatore di zizzania professionale, quale in determinati momenti mi piace essere, assisto con godimento allo svilupparsi del dibattito suscitato dall’editoriale del mese scorso su folk metal e dintorni. Se non l’avete ancora fatto, andatevelo a rileggere arricchito dai numerosi commenti che ne hanno fatto seguito. Mai, nell’ultraventennale storia di FB-Folk Bulletin, un dibattito aveva raccolto in poco tempo così tante voci differenti e interessanti: certamente il cambio di mezzo, da cartaceo a telematico, gioca un ruolo fondamentale in tutto questo e non posso che esserne contento. E mi conferma nell’idea che abbiamo visto giusto quando, d’accordo con l’editore, decidemmo di dare corso a questa piccola grande rivoluzione. Se non ci fosse il web, quante sarebbero state le probabilità di un confronto di idee fra un musicista di folk metal e il direttore artistico del più storico e importante folk festival dell’Europa mediterranea? Praticamente nulle. E invece, è successo. E noi, come testata giornalistica, ne siamo orgogliosi perché tutto questo è avvenuto nel nostro spazio, e non altrove. Segno che la dichiarata ambizione di diventare “il portale del folk in Italia” non è poi così campata in aria. E a tutti quelli che storcono il naso di fronte agli scambi di idee, anche accesi, che possono verificarsi nella normale quotidianità di un mondo musicale in pieno fermento (qual è il folk oggi in Italia), rispondiamo che la pluralità di opinioni è un ambiente fertile per far crescere la qualità anche musicale del genere che amiamo. Certo, non tutti la pensano come noi e alcuni preferiscono giocare in difesa dei presunti titoli acquisiti utilizzando i propri spazi virtuali o di carta per auspicare a un ritorno all’arcadia (mai peraltro esistita, dato inconfutabile perché storico) del folk, trinciando pesanti giudizi sulla supposta povertà qualitativa di quanto viene prodotto oggi. Il loro giudizio rigoroso e severo si è esteso di recente, con analoga veemenza dialettica, al panorama europeo dove –pare- che le ultime cose decenti siano state suonate negli anni Settanta o forse anche prima. Rispettiamo tutte le idee, ci mancherebbe, ma ridurre una fucina di talenti (qual è il folk oggi in Italia) a un’esangue e sterile replica nostalgica dei bei tempi andati non ci trova per niente d’accordo. E che il folk in Italia sia oggi vivo e vitale non è dimostrato soltanto dall’esistenza di gruppi altamente professionali (che, guarda caso, non piacciono ai nostri detrattori), ma anche dalla crescita qualitativa dei gruppi emergenti che ogni anno partecipano a concorsi come “Folkcontest”  o “Suonare a Folkest”. Certo, c’è ancora molto da fare, soprattutto dal punto di vista manageriale e organizzativo. Ma di questo a “loro” non interessa, a “loro” che sono puri e duri, a “loro” che se ne fregano che qualche musicista possa anche vivere suonando, quindi essendo pagato a sufficienza, così come dovrebbero essere remunerati dignitosamente i discografici folk e gli organizzatori di eventi folk, i giornalisti folk e tutti quelli che con passione e costanza si battono perché questo genere sia almeno parificato con il resto del mondo musicale, anche nei diritti e non solo nei doveri. Operare intellettualmente per riportare il folk indietro di quarant’anni, evocando aie mai esistite e “buoni selvaggi” che suonano male e cantano peggio, è un’operazione che rasenta il reato. La musica è viva, “The Folk Goes On” (parafrasando Sonny & Cher che negli anni Sessanta lo cantavano a proposito del Beat). Prendiamone atto.
Roberto G. Sacchi

Archiviato in:Acido folklorico

Folk Bulletin

Fondato nel 1980 da Paolo Nuti e pubblicato regolarmente a partire dal 1980 (anche se il suo primo numero reca la data novembre 1979) Folk Bulletin è la più consolidata fra le testate italiane che si occupano di folk, di spettacolo popolare e di culture tradizionali, e una delle più storiche del mondo. Muove i suoi primi passi per iniziativa di Gian Paolo Nuti come circolare interna di un gruppo di appassionati riuniti in associazione, il Folk Studio Group di Saronno, svolgendo questa preziosa funzione per alcuni anni. È comunque negli anni Novanta, dopo la fusione con lo STRAbollettino, altra testata mensile attiva dal 1984, che Folk Bulletin si afferma definitivamente su scala nazionale e internazionale come il mensile del folk in Italia. Per saperne di più…

Folk Bulletin - contatti

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Barra laterale primaria

Segui Folk Bulletin su Facebook

TROVA IN FOLK BULLETIN

Ti potrebbe interessare …

Redaelli 2023 Lung

GIULIO REDAELLI – Tempo Sospeso – AUTOPRODUZIONE CD, 2022

27 Gennaio 2023 di Redazione-FB

di Alessandro Nobis Giulio Redaelli, fine chitarrista fingerpicking, fa parte dell'Associazione Zonacustica il che tradotto in semplici parole … [Continua ...] infoGIULIO REDAELLI – Tempo Sospeso – AUTOPRODUZIONE CD, 2022

6221 Grama Tera Grama Tera 20220504183001

UMBERTO POLI E RICKY AVATANEO – Grama Tera – La Contorsionista – Sciopero Records CD, 2022

25 Gennaio 2023 di Redazione-FB

di Alessandro Nobis Ecco un altro disco di folk nella sua perfetta accezione del termine ovvero la narrazione di storie; sono il polistrumentista … [Continua ...] infoUMBERTO POLI E RICKY AVATANEO – Grama Tera – La Contorsionista – Sciopero Records CD, 2022

Oconnorle Bigot Live

GERRY O’CONNOR & GILLES LE BIGOT – Live in Oriel – Lughnasa Records CD, 2022

25 Gennaio 2023 di Redazione-FB

di Alessandro Nobis Come "In Concert", il primo lavoro registrato in Bretagna e pubblicato nel 2005 del violinista irlandese Gerry O'Connor e del … [Continua ...] infoGERRY O’CONNOR & GILLES LE BIGOT – Live in Oriel – Lughnasa Records CD, 2022

Footer

Contatti redazione

www.folkbulletin.com
Testata giornalistica registrata,
tribunale di Pordenone nr. 497 del 10/6/2003.
Copyright © EditEventi
P.IVA 01479370932

Direttore responsabile: Nicola Angeli
Redazione: direttore@folkbulletin.com

Utilizzando gli indirizzi email per comunicazioni, autorizzi al trattamento dei dati personali secondo la normativa vigente dopo aver letto e compreso la privacy policy

Pubblicità su FB

Il continuo aggiornamento, centinaia di appuntamenti, anticipazioni, interviste, recensioni, files audio e audiovideo, indirizzi e tutto quello che serve davvero agli operatori del settore e al pubblico dei fan lo rendono un mezzo pubblicitario unico in Italia.

Sostenete Folk Bulletin!

Siti amici

Blogfoolk
Chitarra Acustica.net

Privacy e cookies

Informativa Privacy e cookies

Richiesta cancellazione dati

Copyright © 2023 - Folk Bulletin - Tutti i diritti riservati · Privacy Policy - Informativa cookies · Contatti · P.IVA 01479370932